Foto Corso di Aromaterapia



CORSO DI AROMATERAPIA E DISTILLAZIONE



Prendiamo l'occasione di Ringraziare tutti i partecipanti per l'impegno e l'attenzione.
Un saluto a chi da sempre ci segue ed ama, e chi ha fattro centinaia di km. per partecipare.
 
Grazie,  alla nostra fortuna di averVi conosciuto

Vittorio Alberti Naturopata
Dott.ssa Silvia Nogarol Erborista
Architetto paesaggista Claudi Mistura




























PIANTE NELL'ORTO DELLA CASA LA BUONA STELLA


Finocchio - foenicolum vulgare - semi




Semi carciofo selvatico -  cynara cardunculus

Descrizione: Pianta erbacea perennante rizomatosa, alta da 30 fino a 150 cm, con fusto robusto, semplice, striato, ramificato in alto, glabro o densamente ragnateloso-tomentoso, senza spine. Dalle gemme poste al livello del suolo si sviluppano nuovi getti chiamati carducci.

Proprietà ed utilizzi: Pianta commestibile officinale.
I capolini immaturi vengono spesso utilizzati a scopi culinari come quelli delle numerose varietà orticole, ma sin dall’antichità il genere è noto soprattutto per le sue virtù medicinali. Le foglie e il rizoma contengono importanti principi attivi (cinarina, glucosidi, tannini, inulina) che hanno proprietà ipoglicemizzanti, aperitive, toniche, digestive e diuretiche. 


Dai fiori si ottiene un caglio vegetale, chiamato ‘cagliofiore’, ancora utilizzato in alcune località per la produzione di formaggi.

La cynara cardunculus è ricca  di sostanze con proprietà terapeutiche. 
Esse derivano principalmente dal metabolismo dei fenilpropanoidi e dei flavonoidi, quali: acido clorogenico, acidi di-caffeoilchinici (p.e.: cinarina), acido caffeico e luteolina. L'azione farmacologica principale della cinarina riguarda la sua potenzialità nel:
  • limitare la biosintesi di colesterolo
  • inibire l'HIV-integrasi
La cinarina è una molecola peculiare della specie Cynara cardunculus L. ed è attualmente in commercio sotto forma di estratti fogliari grezzi, non standardizzati.



In cucina si usano in varie località dell’area di diffusione della pianta le parti commestibili, quelle tenere del fusto e delle costolature fogliari e le foglie più tenere e centrali del cespo.
Sono consumati lessati e conditi con olio, limone e aceto, ma utilizzati spesso come componenti principali di frittate o stufati o fritti anche da soli in padella, variamente aromatizzati con prezzemolo o altre aromatiche. Possono entrare a far parte di salse, anche col pomodoro, per il condimento di pastasciutte, o mescolati ad altri ortaggi, come patate, e poi variamente preparati.



Rubus idaeus - lampone



Lampone
In fitoterapia si utilizzano gli estratti di gemme di lampone (rubus idaeus) i quali vengono usati in sinergica con l'estratto da gemme di ribes nigrum per intervenire:

- dismenorrea
- infiammazione ovaie
- cisti ovariche
- tensione mammaria abnorme
- ipogonadismo femminile nell'età puberale
- oligo-amenorree

Fondamentale in tutti questi casi utilizzare
oligoelemento Zinco - Rame (asse ipofici - ovaie)

In oligoterapia, il complesso di oligoelementi Zinco Rame (Zn-Cu) è il rimedio elettivo per la sindrome da disadattamento dell'asse ipofiso-genitale, vale a dire la difficoltà di ghiandole endocrine quali le ovaie di rispondere correttamente agli stimoli dell'ipofisi.

In genere si tratta di una condizione temporanea, che si verifica quando l'organismo è sottoposto a impulsi esterni, magari in sé perfettamente controllabili, che però per qualche ragione non riesce a metabolizzare adeguatamente e che, quindi, interpreta come fattori di perturbazione. Modifiche dello stile di vita, errori alimentari, turbamenti psicoemotivi, stress e altri eventi possono così inceppare la comunicazione ipofiso-ovarica e rendere la risposta ormonale imprevedibile.
Grazie

Vittorio Alberti Naturopata
Dott.ssa Silvias Nogarol Naturopata


CENTRO RICERCA PIANTE OFFICINALI VENETO





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